Ecco i nuovi prezzi del MiTE per l'asseverazione di congruità delle spese sostenute. Decreto Ministero della Transizione Ecologica 14 febbraio 2022, n. 75

✅Decreto Ministero della Transizione Ecologica 14 febbraio 2022, n. 75

Ecco i nuovi prezzi del MiTE per l'asseverazione di congruità delle spese sostenute. Il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani ha firmato il Decreto che fissa i tetti massimi per gli interventi del Superbonus 110%. I massimali individuati aggiornano quelli già vigenti per l’Ecobonus, aumentandoli almeno del 20% in considerazione del maggior costo delle materie prime e dell’inflazione.

In allegato il testo ufficiale del Decreto Ministero della Transizione Ecologica 14 febbraio 2022, n. 75 che riporta i costi massimi specifici agevolabili ai fini dell’asseverazione della congruità delle spese di cui all’articolo 119, comma 13, lettera a) e all’articolo 121, comma 1-ter, lettera b), del decreto-legge n. 34 del 2020. .

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Bonus casa 2021, guida rapida agli interventi agevolati

I bonus stabiliti dal Decreto Rilancio (Superbonus e Sismabonus) si aggiungono a quelli precedenti ancora in vigore, tra cui il Bonus Casa relativo alla ristrutturazione edilizia, e l’Ecobonus al 50 e al 65%. 

Bonus casa 2021: ristrutturazione edilizia

Il bonus ristrutturazioni è la detrazione fiscale del 50 per cento riconosciuta per lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria  eseguiti su parti comuni di condominio o in edifici singoli. Il bonus ristrutturazioni , prorogato fino al 31 dicembre 2021, consente di accedere ad un rimborso Irpef per le spese sostenute fino ad un massimo di 96.000 euro.I lavori di ristrutturazione che comportano un risparmio energetico, comportano l’obbligatorietà di invio della comunicazione ENEA.

Bonus casa 2021: Bonus mobili e elettrodomestici

Come previsto dalla nuova Manovra 2021, si potrà continuare a usufruire di una detrazione Irpef del 50% per tutto il 2021 e per ristrutturazioni effettuate dal 1° gennaio 2020 per l’acquisto di mobili (ma attenzione non tutti) e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A o superiore per i forni e lavasciuga), a condizione che vengano destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione edilizia, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo.

Il tetto di spesa del Bonus Mobili, è stato incrementato da 10.000 euro a 16.000 euro per l’ammontare complessivo detraibile, se la spesa è correttamente indicata nella dichiarazione dei redditi e conservando la documentazione di supporto.

Possono beneficiare dell’agevolazione  i residenti in Italia o all’estero assoggettati a IRPEF in Italia, con pagamento avvenuto mediante carta di credito, carta di debito o bonifico bancario.

Ma quali mobili possono essere ‘agevolati’? 

A titolo esemplificativo, rientrano i letti, gli armadi, le cassettiere,le librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, oltrchè i materassi e gli apparecchi di illuminazione che costituiscono un necessario completamento dell’arredo dell’immobile oggetto di manutenzione straordinaria o ristrutturazione. 

Non sono agevolabili, invece, gli acquisti di pavimentazioni (per esempio, il parquet), tende interne, nonché di altri complementi di arredo. 

Bonus casa 2021: Bonus verde

È una detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute nel 2020 e nel 2021 per i seguenti interventi:

  • sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi

  • realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.

La detrazione va ripartita in dieci quote annuali di pari importo e va calcolata su un importo massimo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo, comprensivo delle eventuali spese di progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi.

Il pagamento delle spese deve avvenire attraverso strumenti che consentono la tracciabilità delle operazioni (per esempio, bonifico bancario o postale).

La detrazione massima è di 1.800 euro per immobile (36% di 5.000).

Il bonus verde inoltre spetta per le spese sostenute per interventi eseguiti sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali, fino a un importo massimo complessivo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo. In questo caso, ha diritto alla detrazione il singolo condomino nel limite della quota a lui imputabile, a condizione che la stessa sia stata effettivamente versata al condominio entro i termini di presentazione della dichiarazione dei redditi.

Bonus casa 2021: Bonus facciate

L’agevolazione fiscale consiste in una detrazione d’imposta del 90% per interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti, di qualsiasi categoria catastale, compresi gli immobili strumentali. Gli edifici devono trovarsi nelle zone A e B, individuate dal decreto ministeriale n. 1444/1968, o in zone a queste assimilabili in base alla normativa regionale e ai regolamenti edilizi comunali.
Sono ammessi al beneficio esclusivamente gli interventi sulle strutture opache della facciata, su balconi o su ornamenti e fregi, compresi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna. Il bonus non spetta, invece, per gli interventi effettuati sulle facciate interne dell’edificio, se non visibili dalla strada o da suolo ad uso pubblico. La detrazione è riconosciuta nella misura del 90% delle spese documentate, sostenute nel 2020 e nel 2021 ed effettuate tramite bonifico bancario o postale. Va ripartita in 10 quote annuali costanti e di pari importo. Non sono previsti limiti massimi di spesa, né un limite massimo di detrazione.

 Bonus casa 2021: Bonus risparmio energetico

I contribuenti che eseguono interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici esistenti possono detrarre una parte delle spese sostenute per i lavori dall’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef) o dall’imposta sul reddito delle società (Ires). In particolare, i titolari di reddito d’impresa possono fruire della detrazione solo con riferimento ai fabbricati strumentali utilizzati nell’esercizio dell’attività imprenditoriale

L’agevolazione è rivolta a tutti i contribuenti, residenti e non residenti, che possiedono l’immobile oggetto di intervento. Oltre ai proprietari, tra gli altri possono fruire dell’agevolazione i titolari di un diritto reale sull’immobile; i condòmini (per gli interventi sulle parti comuni condominiali); gli inquilini; i comodatari. Inoltre, la detrazione può essere fruita dal familiare convivente con il possessore o il detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (coniuge, componente dell’unione civile, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado) e dal convivente more uxorio. La detrazione va ripartita in 10 rate annuali di pari importo.

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Superbonus 110% Le novità introdotte dalla Legge di Bilancio per il 2021

Superbonus 110%

La guida dell’Agenzia delle Entrate è stata aggiornata con le novità introdotte dalla Legge di Bilancio per il 2021, che ha esteso la platea dei beneficiari e ha prorogato la scadenza dell’agevolazione al 30 giugno 2022 e, solo per i condomìni che al giugno 2022 hanno concluso almeno il 60% dei lavori, fino al 31 dicembre 2022.

Tra le novità illustrate: Detrazione fiscale maggiorata al 110% per gli edifici senza APE e alcuni edifici plurifamiliari con unico proprietario, adempimenti in cantiere, modalità con cui usufruire dell’agevolazione, tetti di spesa differenziati per l’installazione delle colonnine di ricarica per i veicoli elettrici.??? uno o più muri perimetrali come ad esempio gli edifici collabenti, classificati nella categoria catastale F2, purchè al termine dei lavori raggiungano . La guida indica che possono ottenere il Superbonus gli edifici sprovvisti di attestato di prestazione energetica (APE) perché sprovvisti di copertura o una classe energetica in fascia A. 

Tra gli interventi trainanti viene inclusa la coibentazione del tetto, senza limitare il concetto di superficie disperdente al solo locale sottotetto eventualmente esistente. Sono ammessi al Superbonus gli edifici composti da due a quattro unità immobiliari anche se posseduti da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche. Inoltre la guida riporta il chiarimento, dato dalla Legge di Bilancio, sul requisito di “funzionalmente indipendente” che viene soddisfatto se il fabbricato è dotato di almeno tre delle seguenti installazioni o manufatti di proprietà esclusiva: impianto per l’approvvigionamento idrico, per il gas, per l’energia elettrica, impianto di climatizzazione invernale.

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Superbonus 110% I permessi da presentare in Comune

Superbonus 110%, i permessi da presentare al Comune

Per procedere con la pratica di superbonus 110% è necessario ottenere i permessi da richiedere  al Comune per poter dare il via ai lavori, come la Cila, cioè la comunicazione di inizio lavori asseverata, e la Scia, vale a dire la segnalazione certificata di inizio attività. Inoltre, può essere richiesto anche il permesso di costruire quando c’è bisogno di realizzare degli interventi di demolizione e di ristrutturazione del fabbricato.

Quando non bisogna chiedere permessi al Comune

Non occorre, invece, chiedere dei permessi al Comune in caso di lavori di manutenzione ordinaria oppure quando si intende fare alcuni degli interventi che danno diritto al superbonus 110%  come la sostituzione del generatore di calore e l’adeguamento dell’impianto termico ma senza opere edili. Nessuna autorizzazione è necessaria , inoltre, per la sostituzione degli infissi.

 

Superbonus 110%, cos’è la Cila e quando va richiesta

La Cila, ovvero la comunicazione di inizio lavori asseverata, può essere richiesta per i lavori che non hanno bisogno di un’autorizzazione formale da parte del Comune ma rientrano tra quelli di manutenzione straordinaria minore e per i quali occorre un’attestazione da parte di un tecnico abilitato sul rispetto delle normative in vigore e di quelle che riguardano la regola d’arte.

La Cila è necessaria per le opere edili interne o esterne all’immobile che modificano l’assetto planimetrico dell’immobile, come la suddivisione dei locali con pareti non portanti, la modifica di un infisso o la realizzazione di un controsoffitto. Ma anche il rifacimento dell’impianto elettrico o di riscaldamento, per i quali è necessario allegare alla Cila i progetti della parte impiantistica.

Superbonus 110%, cos’è la Scia e quando va richiesta

La Scia, la segnalazione certificata di inizio attività, occorre per gli interventi che interessano le parti strutturali dell’edificio. Prevede l’asseverazione da parte del direttore dei lavori circa gli elementi tecnici impiegati nella parte esistente dell’edificio ed in quelle che verranno realizzate.

Superbonus 110%, quali lavori rientrano nell’edilizia libera

inoltre è da ricordare che alcuni interventi per i quali si ha diritto al superbonus rientrano nel campo dell’ edilizia libera e, quindi, non hanno bisogno di alcuna autorizzazione da parte del Comune. Come nel caso, ad esempio, dell’installazione di pompe di calore aria-aria con potenza inferiore a 12 kW o i pannelli solari o fotovoltaici al di fuori della zona A.

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Superbonus 110% Documentazione tecnica necessaria

Qual è la documentazione tecnica necessaria per isolare termicamente l’abitazione e/o sostituire la caldaia del riscaldamento?

Eccoli di seguito riportati i documenti principali:

1) autodichiarazione del cliente che attesti se ha usufruito di bonus per interventi simili negli ultimi 10 anni, specificando dettaglio (il requisito in verità era presente nella bozza del decreto Requisiti del ministero dello Sviluppo economico poi è stato tolto);

2) visura catastale;

3) Attestato prestazione energetica (Ape) stato iniziale;

4) analisi preventiva e fattibilità (salto 2 classi energetiche);

5) relazione tecnica ai sensi della legge 10/91 (disposizioni in tema di risparmio energetico);

6) dichiarazione di conformità edilizia e urbanistica;

7) pratica edilizia;

8) prospetti in dwg;

9) preventivi e/o computi metrici;

10) dati e trasmittanza serramenti sostituiti;

11) documentazione fotografica intervento;

12) certificazioni serramenti nuovi;

13) dati e certificati nuovi oscuranti;

14) schede tecniche e certificazione del materiali acquistati (nel rispetto requisiti Criteri ambientali minimi) e dichiarazione di corretta posa;

 

L’avanzamento lavori dopo almeno il 30% degli stessi:

15) comunicazione inizio lavori;

16) preventivi e/o computi metrici;

17) fatture Stato Avanzamento Lavori Sal e computi metrici quantità realizzate;

18) documentazione fotografica e Sal;

19) asseverazione modulo allegato 2 comma 13 dell’articolo;

20) scheda descrittiva dell’intervento;

21) ricevuta informatica con il codice identificativo della domanda

 

A fine lavori

22) preventivi e/o computi metrici;

23) dichiarazione di fine lavori;

24) Ape stato finale;

25) fatture, prestazioni professionali e computi metrici quantità realizzate;

26) documentazione fotografica a fine lavori;

27) asseverazione modulo allegato 1 comma 13 articolo 119 Dl 34/20

28) segnalazione Certificata di agibilità;

29) scheda descrittiva dell’intervento;

30) ricevuta informatica con il codice identificativo della domanda.

 

Sono fondamentali questi documenti da fornire alla banca per ricevere l’importo del bonus e procedere al pagamento .


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PRATICHE EDILIZIE TORINO - PRATICHE CATASTALI TORINO - CERTIFICATO ENERGETICO TORINO

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Cessione del credito per il bonus 110. Documenti da presentare in banca.

 

 

Se siete intenzionati a procedere con la richiesta di cessione del credito in banca per i lavori agevolati con il bonus 110 dovete  procurarvi dei documenti che serviranno per cedere il credito in banca e disporre subito della liquidità per i lavori.

Di seguito troverete l’elenco primario  dei documenti che serviranno: 

1 - titolo di proprietà dell’immobile o il possesso dello stesso. 

In base alla situazione di possesso questa documentazione specifica varia.

In particolare:

  • certificato rilasciato dai pubblici registri immobiliari per proprietari, nudi proprietari o titolari di diritti reali di godimento sull’immobile;
  • contratto di locazione/comodato regolarmente registrato e consenso firmato del proprietario nel caso di locatari o comodatari;
  • certificato anagrafico che provi la convivenza per familiari possessori o detentori, insieme al certificato immobiliare per provare il possesso e alla dichiarazione di consenso del proprietario;
  • documentazione comprovante l’assegnazione, titolo di possesso e consenso firmato del proprietario nel caso di coniuge separato assegnatario della casa familiare;
  • preliminare di vendita regolarmente registrato e consenso firmato del proprietario attuale nel caso di futuro acquirente.

2 - dichiarazione sostitutiva d’atto notorio con la quale si dichiara che le spese sostenute/da sostenere per i lavori agevolabili sono/saranno a proprio carico, quindi con assenza di eventuali contributi.

3 - dichiarazione sostitutiva d’atto notorio con la quale si dichiara che l’immobile non è detenuto nell’ambito di attività di impresa o di attività professionale.

4 - per soggetti diversi dai proprietari e titolari di altri diritti reali di godimento, documentazione attestante il possesso di reddito nell’anno in cui si sostengono le spese agevolabili come contratto di lavoro, busta paga mensile, pensione, fatture emesse, redditi di natura finanziaria (interessi attivi, conto titoli, conto deposito);

5 - un’altra dichiarazione sostitutiva d’atto notorio con la quale si impegna a ottenere e produrre a richiesta tutta la documentazione necessaria ai fini del trasferimento del credito di imposta come previsto dal decreto Rilancio.

6 - certificazione che attesti il possesso di reddito nell’anno in cui si sostengono le spese per i lavori agevolabili.

7 - titolo edilizio,se richiesto, o autocertificazione di inizio/fine lavori;

8 - documenti tecnici, suddivisi in diverse fasi di lavori:

inizio lavori: autocertificazione per testimoniare altri bonus casa di cui si ha beneficiato negli ultimi dieci anni, visura catastale, certificazione APE, documentazione per il salto di due classi energetiche, pratica edilizia e dichiarazione di conformità edilizia e urbanistica, preventivi e/o computi metrici, schede tecniche dei materiali e dichiarazione di corretta posa etc

avanzamento lavori (almeno il 30% realizzato): preventivi e computi metrici, comunicazione inizio lavori, fatture SALI e documentazione fotografica, asseverazione tecnica, ricevuta informatica con il codice identificativo della domanda.

dichiarazione di chiusura progetto, APE finale, fotografie, asseverazione tecnica di chiusura, segnalazione certificata di agibilità, ricevuta informatica con il codice identificativo della domanda.

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